venerdì 23 ottobre 2015

TU CHIAMALE
SE VUOI
EMOZIONI ...


(Burning Flame - lavoro grafico di Arianna Ziccardi)


3° CONCORSO NAZIONALE "ARIANNA ZICCARDI"

organizzato dall'associazione M.I.A. "Start Over" con sede in Napoli alla Via Pallonetto S. Chiara, 7
(nei pressi di Piazza del Gesù)
giusto tributo all'amica giornalista attenta e sensibile penna della cultura napoletana e tenace sostenitrice degli spazi metropolitani legati alla letteratura ed all'arte. Gli artisti aderenti al presente invito, dovranno formulare gli elaborati delle varie discipline letterarie ed artistiche prendendo spunto da un lavoro grafico di Arianna Ziccardi: "BURNING FLAME" (Fiamma che brucia), fiamma intesa anche come ideale, spirito creativo, forza e porenza nel colore, nella scrittura ed in tutto ciò che meglio può esprimere il proprio personale punto di vista emotivo, artistico ed ideologico




L'EVENTO




LA LOCANDINA CON GLI ARTISTI IN GARA





IL PRIMO PREMIO ...




L'OPERA PREMIATA:
DALLA TERRA DEI FUOCHI A CERCARE LA FELICITA' DENTRO IL DOLORE

Concept: 
“… a volte la vita va così
ti presenta attimi ladri che rubano il colore
e macchiano
di dolore …”
(dalla silloge “Tra oggi e ieri” di Nina Esposito)

Recita così una poesia dell’autrice inserita nella silloge “Tra oggi e ieri” e sono proprio quegli “attimi ladri” che hanno rubato il colore alla protagonista del dipinto lasciandole un colorito diafano dalle lievi macchie viola, sfumature d’un fiume che mentre scorre in piena luce s’ingorga in vertigini notturne  riverberando luce primigenia.
In una malia di chiaroscuri emergono labbra ben delineate e colorate, ancora pronte a mordere, parlare, baciare …  “vive” e profumate del fiore della passione e della meraviglia per il dispiegarsi della Vita “nonostante”
Spiga mietuta nel silenzio fa scivolare morbide le mani sul viso e lungo il collo, un po’ a proteggersi, un po’ a sentirsi, un po’ ad accarezzarsi, nell’atteggiamento tipico di chi è abituata a non appoggiarsi a nessuno e a darsi coraggio da sola.
Lo sguardo il vero capolavoro: occhi lucidi di brina dell’abisso di chi ha conosciuto bene il dolore e non lo teme più, di chi ha viaggiato nei sentieri desolati della morte e restituisce sguardi illuminati dalla luce di una coscienza fluida come specchio d’acqua, di chi resta come accovacciato nell’attesa cogliendo fiori del giorno e della sera a mo’ di quei bimbi che la madre sveglia e ancora un po’ si attardano nel caldo del lettino, ancora un poco …

Non c’è disperazione sul bel volto sofferente, scaglie di sole ritmano una danza propiziatoria in sol, re mi su onde arcobaleno mentre alle spalle brucia l’esistenza e consuma veloce i giorni … mantra cieco rovente di vita risorgiva e non morente!






L'ARTISTA PREMIATA ... 
;-)) 

EMOZIONI ...

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